La pandemia ha imposto un cambiamento delle abitudini di uso della luce che ha favorito l’osservazione di questo spettacolo naturale.

Durante i mesi del lockdown nel cielo c’erano più stelle. C’è chi le ha contate e ha verificato che in effetti era possibile vedere a occhio nudo più stelle di quelle che si possono osservare di solito.

In Gran Bretagna ogni anno il numero di stelle visibili viene verificato da CPRE – The countryside charity con l’iniziativa Star Count. La maggior parte delle persone coinvolte nell’osservazione ha notato un numero maggiore di stelle rispetto al 2020, in particolare nella costellazione di Orione.

Questo accade per via della diminuzione dell’inquinamento luminoso nel paese dovuto alle restrizioni per il contenimento della diffusione del Covid-19. L’impatto luminoso notturno del Regno Unito è stato descritto in una mappa interattiva pubblicata durante l’International Dark Sky Week.

Guardare il cielo stellato è uno spettacolo magico che tutti dovrebbero essere in grado di vivere, ovunque vivano. La speranza è che questo tipo di risultato si possa mantenere anche nel periodo post Covid.

L’inquinamento luminoso è un tipo di fenomeno su cui si può agire in modo semplice, può essere infatti ridotto facilmente tenendo conto delle nostre abitudini. La cosa importante è essere coscienti del problema e provando ad aumentare la consapevolezza di tutti.

Iniziative come quella inglese permettono ad alcune persone di avere il primo approccio concreto con l’osservazione del cielo notturno, di godere di un privilegio, di un’esperienza magnifica. Per non dare per scontato questo genere di spettacolo naturale serve assicurare che un’illuminazione ben progettata venga usata solo dove e quando necessario.