La natura ci fa stare bene e, quando non possiamo uscire, possiamo circondarci di oggetti che ce la ricordano.

La connessione con la natura migliora la qualità della vita. È il principio alla base del design biofilico, la capacità di disegnare oggetti che stabiliscono un legame con la natura anche negli ambienti chiusi e che trasmettano un senso di benessere a chi li vive.

L’etimologia della parola Biofilia è “amore per la vita”.

È un modo di migliorare l’esperienza abitativa e più in generale la nostra vita, in un mondo in cui le aree urbane continuano ad espandersi e a rubare spazio alla natura.

Per attuare questo concetto bisogna incorporare elementi come acqua, vegetazione e luce solare nell’ambiente di casa, portare quello che sta fuori dentro.

Ma cosa succede se questi elementi naturali non sono a portata di mano, come capita spesso in una grande città? Quando succede, si fa appello a un’altra caratteristica tipica del design biofilico, cioè l’uso del colore e della forma.

Tinte verdi, linee ondulate e forme organiche degli oggetti aiutano a ricordare le forme naturali e a ridurre lo stress, contribuiscono a essere più creativi e a migliorare il benessere.

I principi del design biofilico si possono applicare agli oggetti e quindi anche alle lampade. La luce ricopre un ruolo fondamentale per il comfort negli ambienti al chiuso, soprattutto se, come nel caso di quelli residenziali, questi diventano spazi polifunzionali, vissuti molte ore al giorno tra tempo libero, attività domestiche e smart working.

Molte lampade Icone si ispirano alla natura, è un modo di dare alla loro forma un ruolo sensoriale oltre che di decorazione e arredamento, in armonia con l’atmosfera creata dalla luce.